Martedì 26 novembre si è tenuta a
Lecce una nuova tappa del workshop itinerante “In nome della legalità”. Il format, ideato e organizzato da Codere Italia, è l’occasione per affrontare il problema del riordino del settore del gioco legale, alla luce delle varie leggi regioanali, e dare una risposta chiara al problema del gioco patologico.
In questa occasione si sono confrontati, presso la Sala Polifunzionale Open Space di Palazzo Carafa (sede del Comune di Lecce), molti esponenti della Giunta locale, rappresentanti delle forze dell’ordine, ricercatori e ed esperti di dipendenze. Ha moderato l’incontro, aperto al pubblico e alla stampa,
Riccardo Pedrizzi, Presidente Commissione Finanze e Tesoro del Senato (2001 – 2006),
Il primo intervento è stato quello di
Paolo Foresio - Assessore spettacolo, turismo, sport, edilizia sportiva e palestre scolastiche, sviluppo economico, attività produttive e artigianali del Comune di Lecce, che, oltre a portare i saluti del Sindaco, ha espresso dubbi sul distanziometro: uno strumento che forse potrebbe non essere utile per limitare il gioco patologico.
Secondo i dati dell’ultimo Libro Blu di ADM-Agenzia Dogane e Monopoli in
Italia nel
2018 la spesa (giocato meno vincite erogate) per il gioco è stata pari a
18,9 miliardi di euro, con un gettito per l’erario di
10,4 miliardi di euro. La
Puglia ha contribuito con una spesa di poco superiore a
1,25 miliardi di euro (dato consolidato fonte ADM). Nella
provincia di Lecce la spesa si è assestata su circa
250 milioni di euro. Il problema del gioco illegale è stato evidenziato da
Antonio De Donno, Procuratore Capo della Repubblica di Brindisi e Presidente dell’Osservatorio permanente su Gioco, Legalità e Patologie dell’Eurispes che ha sottolineato come da tempo ormai la criminalità organizzata abbia manifestato il suo interesse. L’incontro è stata anche l’occasione per analizzare i numeri della Regione Puglia, che conferma il trend di gioco nazionale con gli apparecchi da intrattenimento (AWP+VLT) che rappresentano il comparto con maggiore spesa (112.381.208,2 euro) seguito da Lotto e Lotterie nazionali (72.588.867,36 euro), le scommesse sportive (26.903.960,13 euro), il Superenalotto (8.395.339,29 euro) e il Bingo (4.881.504,41 euro). Ha partecipato all’incontro anche
Maurizio Stefanizi, Dirigente Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Lecce che ha esplicitato il problema del rilascio delle licenze e dei controlli che è necessario prevedere prima di dare il via libera.
In prima linea nella lotta contro il gioco illegale anche il corpo della Guardia di Finanza, intervenuta con
Francesco Coppola, Comandante della Sezione Tutela Economia Nucleo Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Lecce, che ha spiegato compiti e attività istituzionali svolte a tutela della legalità nel settore, nonché alla salvaguardia del monopolio statale alla luce del quadro normativo vigente. Importanza della legalità è stata sottolineata anche nell’intervento di
Silvia Miglietta, Assessora welfare, politiche abitative, accoglienza, accessibilità, diritti civili, pari opportunità, volontariato, politiche giovanili.
Altro argomento di discussione è stato la diffusione del GAP-Gioco d’Azzardo Patologico, e i vari interventi che nel tempo sono stati fatti per limitarla. E’ stata presa in esame un’analisi condotta da
Eurispes (Gioco legale e dipendenze in Puglia – ottobre 2018) su dati dell’
Istituto Superiore di Sanità, secondo la quale il giocatore fortemente problematico preferirebbe privacy e lontananza dai luoghi dove si vive quotidianamente. Il distanziometro quindi non servirebbe a dissuadere l’attività del giocatore patologico che proprio la legge vorrebbe tutelare. Su questo è intervenuto anche
Alberto Baldazzi, Vice Presidente Ricerche Eurispes. Alle stesse conclusioni arriva la ricerca “Gli effetti del distanziometro e dei limiti orari” effettuata nel 2019 da
BVA-DOXA. La variabile della location giocherebbe un ruolo solo di tipo emozionale per il giocatore, che si sposterebbe quindi in altro luogo se non addirittura su rete online. Supportato da questa analisi, anche
Marco Zega, Direttore Finanza e Affari Istituzionali di Codere Italia SpA. ha ribadito l’inutilità, e talvolta anche la pericolosità, di provvedimenti come le distanze da luoghi sensibili messi in campo da alcuni enti locali. Decisioni che spesso vengono prese più per avere un’ eco mediatica che per perseguire gli obiettivi di tutela dei soggetti a rischio e di sicurezza del giocatore. Nel suo intervento ha ribadito la piena disponibilità a lavorare a Lecce in sinergia con la ASL e con il Comune per fare educazione e informazione consentendo di attivare nella Gaming Hall Ariston un presidio sanitario che possa interloquire direttamente con i dipendenti e i clienti.
Presso il DDP di Lecce attualmente risultano in cura
191 soggetti con problemi di gioco patologico. Senza dubbio va sottolineato che il gioco può portare con sé il rischio che, in gruppi di persone particolarmente vulnerabili, possa sfociare in una vera e propria dipendenza, come ha ben spiegato
Salvatore Della Bona, Direttore del Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’ ASL Lecce. L'utenza presso i Ser.D e i due Centri specialistici per il trattamento del Disturbo da Gioco D'azzardo del Dipartimento Dipendenze Patologiche della AslLE è infatti in progressivo e costante aumento, rendendo necessario predisporre azioni mirate sia in campo preventivo che per la diversificazione dell'offerta di trattamento. Ha chiuso l’incontro
Claudia Venuleo, Ricercatrice e Docente di Psicologia Clinica presso il Dipartimento di Storia, Società e Studi sull'Uomo dell'Università del Salento secondo la quale i fattori di rischio e i fattori protettivi di tipo psicosociale possono sostenere o, viceversa, vincolare un ingaggio problematico nel gioco d’azzardo. Giocano un ruolo importante anche le dimensioni connesse al capitale sociale e il rapporto tra ludopatia e malessere sociale.
Dopo Lecce, i prossimi incontri “In nome della Legalità” si terranno in altre città d’Italia al fine di tenere alta l’attenzione sulla tutela del gioco lecito e responsabile.
Relatori:
Riccardo Pedrizzi - Presidente Commissione Finanze e Tesoro del Senato (2001-2006);
Ass. Sebastiano Leo - Assessore Formazione Professionale e Lavoro, Regione Puglia;
Ass. Paolo Foresio - Assessore Spettacolo, Turismo, Sport, Edilizia sportiva e palestre scolastiche, Sviluppo economico, Attività produttive e artigianali, Comune di Lecce;
Dott. Antonio De Donno - Procuratore Capo della Repubblica di Brindisi e Presidente dell’Osservatorio permanente su Gioco, Legalità e Patologie dell’Eurispes;
Dott. Andrea Valentino - Questore di Lecce;
Cap. Francesco Coppola - Comandante Sez. Tutela Economia Nucleo Polizia Economico-Finanziaria Guardia di Finanza - Lecce;
Dott. Alberto Baldazzi - Vice Presidente Ricerche Eurispes;
Dott. Salvatore Della Bona - ASL Lecce, Direttore del Dipartimento Dipendenze Patologiche;
Dott.ssa Claudia Venuleo - Ricercatrice e Docente di Psicologia Clinica presso il Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo dell’Università del Salento;
Ass. Silvia Miglietta - Assessora Welfare, Accoglienza, Accessibilità, Politiche abitative, Pari opportunità, Diritti Civili, Volontariato e Politiche giovanili, Comune di Lecce;
Dott. Marco Zega – Direttore Finanza e Affari Istituzionali Codere Italia SpA.
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