Il primo appuntamento dell’anno con “Innamòrati di Te” si è tenuto in provincia di Pavia, precisamente a Mortara, nella sala convegni comunale di Palazzo Cambieri.
I lavori dell’incontro sono iniziati con i saluti di GiuseppeSinacori, Viceprefetto di Pavia, che ha sottolineato l’apprezzamento della Prefettura per un evento che ha il merito di portare all’attenzione un tema particolarmente delicato, come quello della violenza sulle donne. Ha inoltre lodato il fatto che un’azienda privata si impegni su questi argomenti. Un segnale che dimostra che tasselli diversi della società possono mettersi insieme per creare una vera protezione nei confronti delle diversità di genere.
Marina Listante, Vicario della Questura di Pavia ha illustrato i dati della Direzione Centrale della Polizia Criminale del Ministero dell’Interno. Nel 2022 in Italia sono stati registrati 317 omicidi, con 125 vittime donne: di queste, 67 hanno trovato la morte per mano del partner o ex partner. La vittima nel 72% dei casi è italiana e lascia figli piccoli (38%). Inoltre, si stima che in Italia lo scorso anno siano state circa 86 ogni giorno le donne vittime di reato (maltrattamenti in ambito familiare, violenze sessuali, stalking). Nel periodo 1° gennaio – 12 febbraio 2023, nel nostro Paese sono stati registrati 33 omicidi, con 13 vittime donne; di queste, 8 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner. Rispetto allo stesso periodo del 2022, si nota un decremento nell’andamento generale. Il numero delle vittime di genere femminile decresce invece in percentuale molto minore. Stesso trend per i delitti commessi in ambito familiare/affettivo. È stato anche spiegato come la lotta alla violenza di genere abbia bisogno di un approccio empatico da parte delle forze dell’ordine per essere combattuta. Questo consente di trasformare una vittima in una persona consapevole dei propri diritti e della propria libertà, libertà anche di denunciare. Di particolare importanza è anche lo strumento dell’ammonimento del Questore, che serve ad intercettare e stigmatizzare proprio quegli indicatori del rischio di recidiva che meritano un intervento tempestivo prima dell’azione penale; questo può contribuire a contrastare il verificarsi di tragedie.
A rappresentare le istituzioni locali è intervenuta Cristina Maldifassi, Assessore all’Urbanistica e PGT, Sviluppo e recupero delle periferie, Servizi Sociali, Famiglia, Volontariato e associazionismo del Comune di Mortara. Mortara è infatti Città delle Donne dal 2020 e già nel 2018 ha iniziato ad installare alcune panchine rosse sul territorio. Oltre a questo, partecipa da tempo a molte iniziative legate alla violenza sulle donne per dare un aiuto concreto.
Dal 2016 il simbolo della lotta alla violenza sulle donne è una panchina rossa. Un progetto nato in Italia e lanciato proprio in un comune di Pavia dagli Stati Generali delle Donne su iniziativa di Tina Magenta, responsabile degli Stati Generali delle Donne della Lomellina e Ambasciatrice del progetto “PanchineRosse”. È stata lei, nel suo intervento, a spiegare la nascita di questo simbolo. Una panchina che vuole coinvolgere l’istituzione più grande ed importante: la gente. Ed incontrando la panchina rossa ci si deve sentire responsabili di quello che accade nelle case, nelle famiglie, alle donne. Un momento di riflessione per non girarsi dall’altra parte ma fare davvero qualcosa per arginare una piaga della società.
L’incontro è stata anche l’occasione per dare alcuni dati relativi al territorio. Nella provincia di Pavia tra il 2021 ed i primi sei mesi del 2022 sono circa 1000 le donne che si sono rivolte ai tre centri antiviolenza. Molte di più le donne che si sono rivolte alle associazioni del territorio, a studi legali e di psicologia: a chiedere aiuto sono in prevalenza donne italiane con un alto livello di scolarizzazione e un’età compresa, principalmente, tra i 28 ed i 47 anni. Nella maggior parte dei casi si denuncia dopo anni di violenze, quando la disperazione delle vittime è al culmine: 295 donne su 580 hanno aspettato almeno cinque anni prima di chiedere aiuto.
Tutti numeri forniti da Isa Maggi, Coordinatrice nazionale degli Stati Generali delle Donne-Alleanza delle Donne Fondazione Gaia che da tempo, anche grazie e collaborazioni pubblico-privato, combatte la violenza sulle donne, cercando di mettere a sistema aiuti ed intervenendo su apparati legislativi grazie all’intervento delle istituzioni fatte di uomini illuminati. L’incontro con Codere Italia, e quindi la partecipazione ad incontri a vari eventi, ha permesso un aiuto concreto alla faticosa costruzione della parità di genere.
A portare il contributo dei pubblici esercizi è stata Valentina Picca Bianchi, Presidentessa Comitato Impresa Donna MISE e Presidentessa Donne Imprenditrici Fipe, promotrice del progetto #sicurezzavera, il protocollo d’Intesa siglato tra EGP (Associazione Italiana Esercenti Giochi Pubblici), FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi di Confcommercio) e la Polizia di Stato tramite il quale i pubblici esercizi – e quindi anche centinaia di Gaming Hall e sale bingo in Italia, tra cui quella di Mortara - diventano dei veri e propri presidi di legalità. Un modo per ascoltare la gente, avere occhi attenti per osservare le donne nella quotidianità e avere la formazione per capire alcuni segnali. I luoghi dell’intrattenimento e della socialità devono diventare sinonimo di sicurezza per tutti: sia per le donne che li frequentano sia per le donne che ci lavorano. Nei locali FIPE le donne rappresentano circa il 52% della forza lavoro e sono circa il 29,4% le titolari di bar e ristoranti.
A chiudere l’incontro le parole di Imma Romano, Direttrice Relazioni Istituzionali di Codere Italia, che ringraziando Codere per la possibilità di portare avanti il progetto, ha anche spiegato perché abbiano sentito il bisogno - ormai da molti anni - di impegnarsi attivamente proprio su questi temi.
Fino al 23 marzo nelle Gaming Hall di Mortara, Rivoli e Parma sarà attivo il contest fotografico #panchinarossaontheroad2023 per la lotta contro la violenza di genere.
Per partecipare basterà acquistare, con una donazione minima di €5, una mini panchina rossa e realizzare uno o più scatti da condividere sui profili social di Codere. Il ricavato sarà interamente devoluto alla Fondazione Villa Gaia.