Si è tenuta a Lecce, nella sala Open Space di Palazzo Carafa, la diciassettesima edizione dell’appuntamento “Innamòrati di Te”, che ha avuto il patrocinio del Comune di Lecce, della Consigliera di Parità della Provincia di Lecce, degli Stati Generali delle Donne e dell’Associazione Donne Insieme-Centro Antiviolenza Renata Fonte.
Imma Romano, Direttrice Relazioni Istituzionali di Codere Italia e Ambassador de Gli Stati Generali delle Donne, ha spiegato come questo evento sia frutto della grande tenacia di un’azienda come Codere che ha creduto in un format, nato come momento di confronto, e che nel tempo – dodici anni – è diventato sempre più strutturato, accreditato e costruttivo con grandi risultati.
I saluti istituzionali sono stati affidati a Tonia Erriquez - Presidente V commissione consiliare (Servizi sociali, politiche della casa, problematiche giovanili, associazioni, problematiche del lavoro, emergenza abitativa) che ha presentato anche l’entrata di Lecce nella rete nazionale “Città delle Donne”.
Un’attenzione alle donne testimoniata anche da Rosalba Cotardo - Primo Dirigente Polizia di Stato-Dirigente della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale che nel suo intervento ha ricordato la campagna della Polizia di Stato “Questo non è amore” e la necessità, da un lato di formazione del personale che deve intervenire e di condivisione dei dati, e dall’altro, di comunicazione e sensibilizzazione dell’utente per avere un approccio multidisciplinare.
Ma nonostante le possibilità di difesa esistenti, come ad esempio l’ammonimento del Questore, sono ancora molte le vittime che non denunciano. Un fenomeno di cui ha parlato dal tavolo dei relatori Gianluigi Carriero - Comandante della Compagnia Carabinieri di Lecce, evidenziando che spesso la vittima ha vergogna di procedere nel mettere in luce un reato così odioso come la violenza. “Una stanza tutta per sé”, che esiste anche a Lecce all’interno della caserma dei Carabinieri, vuole essere un luogo accogliente e di maggiore supporto alle vittime di violenza nel primissimo momento che è quello dell’ascolto.
Gli ultimi dati disponibili del Ministero dell’Interno* evidenziano che nel 2024 si sono registrati 113 omicidi con vittime di sesso femminile.
Dal 1° al 31 gennaio 2025 se ne sono contati già 3. Il confronto con lo stesso periodo del 2024 - in cui se ne sono registrati 9 - mostra però un decremento. Dopo il tragico omicidio di Giulia Cecchettin è stato adottato anche il cosiddetto Secondo Codice Rosso (legge n. 168/2023) al fine di potenziare il sistema di protezione.
Uno strumento che ha portato, come ha raccontato Guendalina Federico - Vice Capo di Gabinetto della Prefettura di Lecce, ad un aumento delle denunce, soprattutto di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori, che hanno prodotto nella provincia di Lecce all’attivazione di 580 dispositivi di vigilanza generica radiocollegata. A testimonianza dell’andamento delle denunce, sono stati comunicato anche i dati raccolti dal Centro Antiviolenza Renata Fonte di Lecce: nel 2024 hanno chiesto aiuto 174 donne.
La fascia d’età più colpita è quella tra i 30 e i 39 anni (32%), seguita da quella tra i 40 e i 49 anni (23%). La violenza non ha un unico volto: il 44% ha subito violenza fisica, il 45% psicologica, mentre il 2% ha denunciato violenze sessuali e il 4% atti di stalking. Colpisce il fatto che, nonostante il dolore e la sofferenza, solo il 34% delle donne abbia trovato la forza di sporgere denuncia. Il restante 66% ha scelto di non farlo, per paura di ritorsioni o per mancanza di fiducia nelle istituzioni.
Maria Luisa Toto - Presidente Associazione Donne Insieme che gestisce il Centro Antiviolenza Renata Fonte ha auspicato l’attivazione di un’azione sistemica di educazione delle nuove generazioni a partire dalla scuola materna, per poter educare al rispetto, alla non violenza e alla legalità fin dai primi anni di vita.
Di sensibilizzazione e coinvolgimento della società civile ha parlato anche Donatella Bertolone – Vicepresidente Vicario Gruppo Donne Imprenditrici FIPE/Confcommercio illustrando la campagna #SicurezzaVera che, in collaborazione con la Polizia di Stato, mira a trasformare i luoghi di intrattenimento – esercizi pubblici – sempre più in ambienti sicuri e accoglienti, dove ogni persona, in particolare le donne, possa sentirsi protetta e rispettata.
Tanti anche i progetti portati avanti da Fidapa (come quelli legati alle materie STEM) – rappresentata per l’occasione da Fiammetta Perrone Past Presidente Nazionale Fidapa BPW Italy – che da sempre si occupa di azioni di cooperazione che favoriscono la riduzione delle simmetrie di genere e permettono la valorizzazione di tutte le diversità legate all’età, cultura, abilità e che sono in linea con il Goal 5 dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Un ruolo chiave sul territorio è giocato anche dalla Consigliera di Parità effettiva, una figura preposta al contrasto di ogni forma di discriminazione legata al genere e non solo. Antonella Pappadà - Consigliera di Parità effettiva della Provincia di Lecce ha spiegato l’importanza di dare sostegno alle vittime, ad esempio di discriminazioni sui luoghi di lavoro, supportandole gratuitamente anche in via stragiudiziale e giudiziale.
La mobilitazione della città su questi temi ha coinvolto anche la U.S. Lecce, che ha voluto essere presente all’evento di Codere inviando un videomessaggio di Federico Baschirotto. Il capitano dei giallorossi salentini ha ribadito l’importanza del contrasto a qualsiasi forma di violenza sulle donne e della promozione della cultura del rispetto e della consapevolezza: temi anche della campagna “Un Rosso alla Violenza” della Lega Serie A che servono a tenere sempre alta l’attenzione.
Ha chiuso l’incontro un breve estratto dello spettacolo “Eva non è ancora nata” di e con Salvatore Cosentino, magistrato e autore teatrale.
Dopo Lecce, il progetto itinerante “Innamòrati di Te” farà tappa il 24 giugno a Rivoli, alle porte di Torino, per un altro appuntamento gratuito e aperto al pubblico.