Il nome di San Leucio, frazione del comune di Caserta, ha fatto il giro del mondo e i meriti vanno alla lavorazione della seta. La sua storia è custodita all'interno del Complesso Monumentale del Belvedere, riconosciuto dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità, là dove prese forma quello che era il sogno di Re Ferdinando: creare una vera e propria realtà industriale alla cui base vigevano principi di uguaglianza sociale ed economica.
Tre erano i cardini intorno cui ruotava la Costituzione di San Leucio: l’educazione che veniva considerata l’origine della pubblica tranquillità, la buona fede e il merito.
Per la sua luminosità, la seta è da sempre utilizzata come simbolo di lusso. Anticamente accessibile solo a re, imperatori e alle loro corti, era utilizzata per rappresentare simboli del potere e delle famiglie aristocratiche, utilizzandola per arredi interni, e abiti. Nel XVIII secolo, Re Ferdinando IV di Borbone fonda la Real Colonia di San Leucio, chiamando i migliori maestri tessitori con l’obiettivo di produrre una seta di bellezza superiore a quella prodotta allora a Lione e all’epoca considerata la migliore. L’obiettivo voluto dal re è quello di produrre tessuti in seta, superiori al mondo per qualità e creare un centro di eccellenza produttiva nel suo regno e vicino a Napoli centro di scambi commerciali all’epoca importantissimo.
Ferdinando IV regala un telaio ad ogni famiglia e San Leucio diviene ben presto eccellenza della tessitura, esperimento di archeologia industriale e sociale. In tutte le corti d’Europa si diffonde la fama dei preziosi manufatti delle seterie reali di San Leucio. La fama cresce a dismisura e la seta di San Leucio diventa la seta più ambita da ogni corte reale.
All’interno della cittadella si svolgevano tutte le fasi del processo produttivo che portavano alla realizzazione di veri capolavori artigianali.
L’utopia finì quando nel 1861 il Regno fu annesso al Piemonte a seguito della invasione sabauda e il setificio fu dato ai privati.
La manifattura è sopravvissuta a eventi storici e rivoluzioni. Sono ancora attive alcune di queste manifatture e forniscono ancora oggi sete per il Vaticano, la Casa Bianca, Buckingham Palace, e case reali e di alta rappresentanza.
Raccomandata la visita al Palazzo del Belvedere dove è situato il "Museo della seta", che conserva macchinari originali ancora funzionanti per la lavorazione della seta, telai, manufatti, torcitoi ma non solo. Suggerita anche la visita degli appartamenti reali con sale affrescate, i giardini del Belvedere e la Casa del Tessitore, valido esempio di abitazione operaia.
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