21/08/2016 Chi è in montagna e ama i funghi, è molto probabile che abbia già fatto una buona raccolta sinora. Ma è proprio a partire da questa settimana che – aiutati magari da un po’ di pioggia – si può cominciare a fare festa con il fungo porcino.
Conosciuto dall’antichità col nome di boletus edulis, chiamato anche con il nome di ceppatello, il fungo porcino cresce nei boschi di conifere e latifoglie. E’ uno dei migliori funghi commestibili, e si presta ad ogni tipo di preparazione: con la pasta o per un buon risotto, può aggiungere molto sapore ad un sugo, ad uno spezzatino o ad una pizza.
Se fresco, però, è ancora meglio mangiarlo crudo, con sale e olio, e, volendo aggiungere altro, con una fetta di limone e uno spicchio d’aglio. Altrimenti può essere fritto.
Delizioso anche dopo l’essiccatura o la conservazione sott’olio o sott’aceto.
Oltre al tradizionale Boletus Edulis esistono anche altre varietà di porcino con caratteristiche e colori diversi come il Boletus aereus o “fungo nero”, il Boletus aestivalis o “fungo bianco” e Boletus pinophilus o “fungo da freddo” o “porcino dei pini”.
In altura è molto facile trovare questo prelibato fungo, a partire dai 500-600 in su. La ricerca va fatta nei boschi meno bui perché il sole, così come l’acqua, sono fondamentali per la crescita del fungo porcino, presente soprattutto a partire dagli ultimi giorni di agosto.
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