15/11/2016 La castagna, dal latino castanea che a sua volta deriva dal greco kàstanon, è uno dei frutti della stagione autunnale. Con le sue 21 varietà, assume diversi nomi a seconda della preparazione: le caldarroste o bruciate quando vengono arrostite, ballotte, caldallesse o succiole quando vengono lessate. Si tratta di un alimento particolarmente nutriente, con un contenuto calorico di 200 kcal ogni 100 g, un buon contenuto di fibra (7-8%), un discreto contenuto di proteine di qualità, bassa percentuale di grassi (3 g/1 hg) e alta percentuale di potassio e altri sali minerali.
Spesso si fa confusione tra castagna e marrone, tanto che nel 1939 esisteva un Regio decreto che ne sanciva le differenze: la castagna è il frutto della pianta selvatica, schiacciata da un lato con buccia resistente e colore bruno scuro. Il marrone è quello della pianta coltivata, di dimensioni più grosse, forma a cuore e buccia striata marrone chiaro.
Il periodo ideale per la raccolta delle castagne è generalmente la seconda metà di ottobre. Una volta individuati i castagni, che si trovano in zone boschive, basterà raccogliere i ricci caduti a terra – segno che il frutto è maturo – e aprirli.
All’interno di solito si trovano due o tre castagne.
E’ fondamentale riporre le castagne in ceste, cassette o contenitori dove possono respirare: quindi niente buste di plastica.