Il vino novello si riconosce dal sapore fresco e fruttato, con note di ciliegie, fragole, lamponi e altri frutti di bosco. Il colore è molto vivo, tendente al rubino con riflessi violacei. La macerazione carbonica dalla quale si ottiene, consiste nel mettere i grappoli di uva interi dentro un serbatoio saturo di anidride carbonica. Dopo qualche ora, o qualche giorno, si produce una fermentazione e grazie al peso delle uve inizia a liberarsi del liquido. Si completa poi la pigiatura dell’uva e si lascia che l’eventuale residuo zuccherino si trasformi in alcol.
Il vino ottenuto in questo modo viene venduto in autunno e deve essere consumato nei primi sei mesi perché poco stabile. Per una perfetta degustazione è consigliabile un calice di dimensioni medie che permette la diffusione dei profumi. Va bevuto a una temperatura relativamente bassa, tra i 14°-16° C.
Un abbinamento molto apprezzato è con le castagne, sia bollite che arrostite, oppure con un piatto di salumi misti o carni non troppo strutturate.