I funghi più noti sono sicuramente i porcini o Boletus Edulis. Sono particolarmente riconoscibili da loro cappello circolare (può arrivare a 30 centimetri di diametro) di colore castano/bruno. A seconda della regione di provenienza può assumere diverse sfumature. Il gambo dei porcini è molto robusto. Si presenta di colore bianco con sfumature brune. La consistenza è soda e soprattutto una volta tagliato non cambia colore. Sapore e odore sono inconfondibili.
Esistono molte varietà di porcini. I più famosi sono:
- il porcino nero, il più pregiato e robusto della famiglia. Ha un cappello di colore molto scuro, quasi nero
- il porcino d’estate riconoscibile dal colore marroncino del cappello e per la caratteristica di screpolarsi in caso di tempo secco. Si trova da maggio fino a fine settembre
- il porcino bruno è di piccole dimensioni, con un diametro massimo di 15 centimetri. La sua carne è pregiata ed è ideale per essere essiccata
- il porcinello, assolutamente inconfondibile con un cappello un po’ rugoso che va dal colore grigio marrone al marrone cuoio. Durante la cottura annerisce. Può essere facilmente confuso con alcune specie velenose
- il porcino giallo, così chiamato per via della parte sottostante il cappello che è gialla, è di colore marrone scuro. La sua consistenza è particolarmente molle e in grado di assorbire molta acqua.
I funghi porcini crescono nei boschi di conifere, generalmente sotto le querce, i castagni e i faggi. Iniziano a farsi vedere in primavera, per poi ricomparire - dopo lo stop dell’estate - in autunno in quasi tutte le zone di Italia.
Attenzione: è bene affidarsi a mani esperte e non improvvisarsi micologi. Raccogliere e consumare funghi di cui non si ha assoluta certezza sulla commestibilità potrebbe provocare gravi intossicazioni o avvelenamenti anche mortali.