“Il lino è per il sarto ciò che il marmo è per lo scultore: una materia nobile”: parola dello stilista Christian Dior.
Fibra naturale e di origine antica, il lino è considerato il tessuto estivo “per eccellenza”. Fresco, leggero, adattabile a qualsiasi occasione e dagli usi molteplici: abbigliamento, ma anche biancheria da letto e da bagno, tende, cuscini, tappezzeria. La sua fama è ben motivata, poiché coniuga perfettamente bellezza e sostenibilità. È il manufatto tessile più antico e popolare, utilizzato già seimila anni prima di Cristo. Gli antichi Egizi rivestivano di bende di lino le mummie dei faraoni. Furono poi i Fenici a diffonderlo in Irlanda, Inghilterra e Bretagna. Attraverso queste rotte del mare è approdato nel continente europeo, guadagnando subito la fama che ancora oggi mantiene. Non solo per la bellezza e la finezza della trama, ma anche per le sue proprietà isolanti, termoregolatrici, di resistenza e di comfort. I Romani furono i primi ad utilizzarlo oltre che per l’abbigliamento anche per la casa. Nel Medioevo, il lino ha raggiunto il culmine della sua espansione sul continente, rafforzata poi dallo stile di vita raffinato del Rinascimento.
Tante e importanti le sue qualità: offre un buon compromesso tra freschezza e capacità di mantenere un calore costante, ha un alto grado di assorbimento di umidità, combinato con la capacità di traspirazione, è ipoallergenico, facilita il relax e il sonno, grazie alla sua capacità di mantenere il corpo a temperatura costante, ha un elevato indice di comfort rispetto ad altri tessuti.
Il lino ha diversi gradi di finezza della fibra: le fibre fini servono per filati sottili e pregiati (tela batista, pizzi e merletti); le fibre di media finezza vengono utilizzate per confezionare lenzuola, asciugamani, capi di abbigliamento; le fibre grossolane vanno bene per tele ordinarie, come tovaglie e strofinacci da cucina.
Di questa fibra preziosa non “si butta via” niente. Oltre ai tessuti, infatti, la stoppa di lino (un sottoprodotto derivante dalla lavorazione) viene usata per realizzare corde e spago e per la produzione della carta. Per non parlare degli usi alimentari e fitoterapici, come l’olio di lino, la farina e i semi. E a conferma della sua sostenibilità, il lino è una fibra totalmente biodegradabile e riciclabile.