25/10/2020 Già conosciuta ai tempi dell’antica Roma, la “lasanum” era una sfoglia sottile a base di farina di grano, cotta al forno o direttamente sul fuoco. Con l’avvento della pasta all’uovo nel Nord Italia in epoca rinascimentale, nacquero in Emilia le odierne lasagne, completate un secolo più tardi dall’arrivo della salsa di pomodoro da Napoli.
Ogni regione ha elaborato una sua ricetta con le sue varianti: in Liguria c’è il pesto, nel Veneto il radicchio rosso, nelle Marche usano i vincisgrassi. Bologna e Napoli si contendono i natali del prelibato piatto a più strati. Quali sono le differenze tra le due ricette? Quella Bolognese prevede le lasagne verdi con l’aggiunta di spinaci alla pasta, condite a strati alternati di ragù bolognese, besciamella, burro e Parmigiano Reggiano e passate al forno. Quella campana non prevede l’utilizzo della pasta all'uovo e oltre il ragù, si aggiunge anche la Mozzarella o Provola, le polpettine di carne e la ricotta.
In qualsiasi variante, la lasagna resta uno dei dieci piatti preferiti dagli italiani e simbolo della cucina italiana all’estero!