La specialità siciliana a base di riso con la salsa di pomodoro e la carne divide in due l’isola: arancina (rotonda) nella parte occidentale e arancino (rotondo o a punta) nella parte orientale. Il nome deriva dall’analogia con il frutto rotondo e dorato dell’arancio, cioè l’arancia, quindi si potrebbe concludere che il genere corretto è quello femminile: arancina. Tuttavia, a Catania e dintorni pensano che, in realtà, la specialità sicula trae il suo nome non dal frutto bensì dalla pianta, l’arancio. Quindi è maschio.
Sulla questione è intervenuta perfino l’Accademia della Crusca secondo la quale è corretto che si dica arancino e non arancina per anzianità: le radici del termine maschile, infatti, risalgono al dizionario siciliano – italiano del 1857 (era borbonica).
L’Accademia, però, considera valida anche la forma femminile. In pratica, va benissimo arancino nell’ambito del dialetto siciliano, perché aranciu è pure il frutto dell’arancio. Però, traducendo il termine in italiano, allora è giusto utilizzare la variante femminile, per via del genere dell’arancia.
Questa prelibata pietanza non poteva cerco mancare anche nei menu delle nostre Gaming Hall, speriamo di tornare presto a gustarla insieme!