“La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte col cappello alla romana viva viva la Befana!”
Ognuno di noi conosce questa canzoncina ma nessuno sa a cosa è legata la storia dell’epifania, infatti ci sono diverse supposizioni sulla nascita di questa festa.
C’è chi la lega a un insieme di riti propiziatori pagani, risalenti al X-VI secolo a.C., in merito ai cicli stagionali legati all'agricoltura, proprio come gli antichi Romani che ereditarono tali riti, associandoli al calendario romano e celebrando, la dodicesima notte dopo il solstizio invernale, culminante in coincidenza con l'epifania, la morte e la rinascita della natura attraverso Madre Natura. Essi infatti credevano che nelle 12 notti successive al solstizio invernale, delle figure femminili volassero sui campi coltivati per propiziare la fertilità dei futuri raccolti.
Nella tradizione cristiana invece, la storia della befana è strettamente legata a quella dei Re Magi. La leggenda narra che in una freddissima notte d’inverno Baldassare, Gasparre e Melchiorre, nel lungo viaggio per arrivare a Betlemme da Gesù Bambino, non riuscendo a trovare la strada, chiesero informazioni ad una vecchietta che indicò loro il cammino.
I Re Magi, allora, invitarono la donna ad unirsi a loro, ma, nonostante le insistenze la vecchina rifiutò. Una volta che i Re Magi se ne furono andati, essa si pentì di non averli seguiti e allora preparò un sacco pieno di dolci e si mise a cercarli, ma senza successo. La vecchietta, quindi, iniziò a bussare ad ogni porta, regalando ad ogni bambino che incontrava dei dolcetti, nella speranza che uno di loro fosse proprio Gesù Bambino.