Quando ci si appresta a seguire una partita tra due nazionali è facile associare a ciascuna delle due compagini un colore ben preciso che contraddistingue le rispettive divise . Vien da sè, pertanto, associare alla finale di Euro 2020 tra Italia-Inghilterra due colori ben precisi quali l’azzurro ed il bianco. Che origine hanno le tonalità delle iconiche divise di queste due nazionali?
Partiamo dall’Italia. Il 6 gennaio 1911 si disputò un match tra Italia e Ungheria, data storica poiché la Federazione Italiana decise di scendere in campo con una maglia azzurra che rappresentava il colore dei Savoia, regnanti d’Italia. Sul petto fu apposto lo stemma sabauda: scudo rosso con croce bianca. Prima di allora la maglia della “Nazionale” era completamente bianca. L’Italia perse 1-0, ciononostante da quella partita quel nuovo colore fu mantenuto. Ed è così che da allora l’azzurro Savoia contraddistingue gli atleti italiani di qualsiasi sport, e in particolar modo quelli della Nazionale di calcio, soprannominati appunto “Azzurri”.
Storicamente le nazionali indossano maglie a tinta unita che riprendono uno dei colori della propria bandiera. Questa tradizione sembra essere nata all’inizio del ‘900 proprio fra le quattro “nazionali” del Regno Unito, con Scozia, Galles e Irlanda che iniziano a utilizzare il principale colore della propria bandiera, ovvero: blu, variante del vessillo sul quale risalta la croce di Sant’Andrea; rosso, come il colore del drago che sovrasta la base bianco-verde; verde, colore del trifoglio di San Pratizio). E l’Inghilterra? Ovviamente optò per il bianco, come il campo attraversato dalla croce di San Giorgio.