Secondo un'antica leggenda l'ars medica salernitana è nata dall'incontro tra quattro maestri: Helinus (ebreo), Adela (arabo), Pontus (greco) e Salernus (salernitano).
La Scuola Medica Salernitana è stata ed è tutt’oggi uno dei vanti della città di Salerno che l’ha resa celebre in tutto il mondo.
Il periodo più florido per la scuola fu quello tra l’XI e il XIII secolo, per diverse ragioni tra cui: La posizione centrale nel Mediterraneo che ha reso il porto salernitano un luogo di fiorenti scambi culturali e grazie al quale, via mare, giunsero i libri fonte dello studio dei medici salernitani, la fusione tra la cultura latina quella araba e quella greco-bizantina che diete vita ad un’unione culturale che caratterizzò il Mezzogiorno d’Italia durante il Medioevo, la presenza del medico cartaginese Costantino l’Africano, il quale tradusse dall’arabo numerosi testi di medicina, la presenza di Gariopontus, a cui si deve il cosiddetto Passionarus, opera in cinque volumi sulle malattie.
Tutti elementi che favorirono fortemente il flusso di persone provenienti da ogni angolo dell’Europa, sia ammalati in cerca di speranza e guarigione sia giovani studenti desiderosi di apprendere l’arte della medicina.
Una delle novità più importanti di questa scuola fu quella di non accettare in modo passivo la malattia, infatti oltre alla cura dell’anima è di vitale importanza prendersi cura del corpo e in particolar modo prendersene cura sotto il profilo preventivo. Ponendo l’accento sull’armonia psico-fisica e la dietetica come norma sana di vita puntando sul valore e sulla quantità dei cibi e delle bevande, sulla loro distribuzione nei pasti e sulla suddivisione di questi nell’arco della giornata.
“Se vuoi star bene, se vuoi essere sano cura i malanni, non adirarti … Tre cose necessitano: mente allegra, riposo, una dieta moderata.”
Pochi e semplici consigli ancora fortemente validi.
Per approfondimenti
www.lascuolamedicasalernitana.beniculturali.it
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