In pochi sanno che a Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, è possibile visitare l’Anfiteatro Campano, o Capuano, risalente alla fine del I secolo d.C.. Secondo per grandezza solo al Colosseo di Roma, si presenta in ottimo stato di conservazione con pavimenti quasi del tutto integri, segno che il turismo di massa qui non è ancora arrivato. Si possono percorrere le gallerie che conducevano uomini e animali fino al centro della scena, e immaginare le sedute gremite di pubblico. Durante gli scavi tutti materiali rinvenuti sono stati trasferiti nel Museo archeologico che oggi espone statue, monili, bassorilievi e molto altro.
Rinvenuto per caso nel 1922 durante lo scavo per le fondamenta di un edificio, il Mitreo di Santa Maria Capua Vetere è considerato un’opera di grande rilievo, tra i migliori mitrei al mondo. Il cosiddetto culto mitraico si diffuse durante la dominazione romana, probabilmente portato dai gladiatori orientali. La costruzione del mitreo risale a circa il II secolo d.C.. Si tratta di un’antica struttura sotterranea dedicata al culto di Mitra, divinità persiana, spesso adorata in gran segreto. Le pareti sono completamente affrescate e il soffitto riproduce un cielo stellato. Le raffigurazioni spesso presentano Mitra e scene di rituali di iniziazione.
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