La Rocca dei Bentivoglio, tra storia e leggende
È il cuore della cittadina di Valsamoggia, in provincia di Bologna, ed uno dei fortilizi ancora ben conservati, testimone di epoche e vicissitudini storiche diverse.
È la Rocca dei Bentivoglio, risalente a prima dell’anno mille e concessa nel 1038 dal Vescovo di Modena Guiberto al Marchese Bonifacio di Canossa, padre di Matilde, che la erediterà a soli nove anni. Nella corte interna della Rocca si affaccia la parte antica risalente al Duecento: una torre e un fabbricato.
L’aspetto attuale dell’edificio risale però al Rinascimento, quando Giovanni II Bentivoglio la trasformò in palazzo signorile, destinato alle vacanze in campagna.
Oggi la Rocca ospita il Museo Civico Archeologico Arsenio Crespellani, la mediateca comunale e gli uffici della Fondazione omonima che gestisce l’edificio e tutte le attività in esso ospitate, come mostre, concerti, convegni, proiezioni, visite guidate, attività didattiche per bambini e adulti.
C’è una leggenda che è sopravvissuta nel folklore popolare e che è legata a Matilde di Canossa: si dice infatti che la Rocca fosse collegata al castello di Monteveglio da un tunnel sotterraneo, all'interno del quale era nascosta l'armatura d'oro della contessa guerriera e alcuni scrigni contenenti gioielli e oggetti preziosi.
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