Il museo raccogliere calzature di ogni genere, dal rinascimento ai giorni nostri, passando per la Bell’Epoque e la grande guerra.
All’interno si può trovare veramente ogni genere di scarpa, da quelle etniche e di diverse epoche alle scarpe papali, fino ad arrivare ad un’interessante rassegna sullo sport, con calzature per diverse discipline realizzate tra gli anni ’20 e ’50, quando i “materiali tecnici” erano solamente cuoio, tela e gomma.
La sua nascita è dovuta alla donazione fatta nel
1948 dall’industriale
Pietro Bertolini al
Comune di Vigevano. In cambio della sua ricca collezione personale Bertolini aveva posto come unica condizione la sua esposizione al pubblico in un contesto adeguato.
Condannato all’invisibilità per oltre trent’anni il Museo ha finalmente ripreso vita nel 2003, grazie all’interessamento e alla tenacia di “Progetto Agenda”, una associazione tra imprenditori e privati cittadini presieduta dall’ing. Crespi e finalizzata alla valorizzazione di Museo e Castello.
Uno spazio prestigioso all’interno del Castello Sforzesco, consistente in undici sale situate al primo piano della prima scuderia, è stato messo dal Comune a disposizione della Pinacoteca Civica e del Museo della Calzatura. Nel 2009 le due entità sono state separate più nettamente ed il Museo è stato trasferito nelle sale collocate sopra la seconda scuderia, dove attualmente risiede.
Con la mostra “Il Tacco a spillo, fascino e seduzione” il Museo è stato presentato a New York, Madrid e Bilbao.
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