Il pellegrinaggio al santuario della SS Trinità si tiene cinquanta giorni dopo la festività pasquale, nei pressi del Monte Autore in località Valle in Pietra (1337 mslm) in provincia di Roma. E’ un rito antico, secolare, che muove ancora oggi migliaia di pellegrini.
I gruppi di pellegrini, detti “compagnie”, partono dai paesi di origine, precedute da un portatore di stendardo o di croce, chiamato “caporale”. Seguono le donne e i ragazzi, gli uomini e, quando ci sono, le cavalcature.
Per i più devoti (che si recano al santuario a piedi) il pellegrinaggio dura anche tre giorni con pernottamenti all'aperto. Tipicamente l'arrivo avviene nelle ore notturne del sabato, quindi i pellegrini accendono grandi fuochi per aspettare la mattina della domenica.
Nel mattino della festa c’è la rappresentazione del "Pianto" in cui giovani ragazze zitelle di Vallepietra, sul balcone che si affaccia al santuario, rievocano la passione del Cristo.
Il santuario è una piccola cappella, scavata nella roccia dove per accedervi bisogna salire una strettissima gradinata.
Molti pellegrini per chiedere la "grazia" o per averne ricevuta salgono le scale in ginocchio o baciano la terra man mano che si avvicinano all' ingresso del santuario.
Il territorio sacro del santuario inizia dal ponte di Comunacqua il quale viene attraversato camminando a ritroso. Mentre si attraversa il ponte i pellegrini in ginocchio gettano delle pietre nel fiume per allontanare le potenze del male.
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