Le grotte alchemiche di Torino sono così chiamate perché considerate un antico luogo di ritrovo degli alchimisti. Pare siano state fatte costruire per alcuni membri appartenenti alla Casa Savoia, intorno al XIV secolo.
L’ubicazione delle grotte alchemiche è nota a poche persone in tutto il mondo. Le varie ipotesi si concentrano in particolare su tre siti:
La prima grotta: consisterebbe nel tunnel sotterraneo che collega Palazzo Reale con il Monumento ai Caduti del Frejus di Piazza Statuto. Questo tunnel sarebbe stato costruito per consentire ai sovrani sabaudi di raggiungere in segreto i loro amanti e collaboratori.
La seconda grotta: sarebbe nata per più nobili scopi militari. Essa collegherebbe Piazza Castello sia con Piazza Palazzo di Città, passando sotto via Garibaldi, sia con la Chiesa della SS. Annunziata, passando sotto via Po. Secondo le credenze più fantasiose, il tunnel alchemico scavato sotto via Po proseguirebbe fino ai sotterranei della Gran Madre, centro di un misterioso culto egizio dedicato ad Iside.
La terza grotta: sarebbe inespugnabile e nota solo a pochissimi al mondo. In essa sarebbe conservata la famosa pietra filosofale, un talismano dalle straordinarie proprietà, capace di donare vita eterna.
In passato sono stati trovati diversi tunnel sotterranei nel centro storico di Torino, alcuni dei quali assimilabili alle grotte descritte e utilizzati, con molta probabilità, per incontri segreti tra politici e appartenenti a classi ecclesiastiche. Ci sono prove di ritrovamenti di laboratori alchemici realizzati proprio sotto Palazzo Reale.
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