Gli alberi monumentali sono piante di grandi dimensioni di cui è riconosciuto un elevato valore paesaggistico e culturale, in Italia se ne contano ben 3.665 esemplari e sono censiti dal
Mipaaf.
Per venire classificato come “monumentale” un albero deve soddisfare criteri diversi: l’età e le dimensioni, la forma e il portamento, la rarità botanica, l’architettura vegetale, la dimensione storico-culturale-religiosa e il valore paesaggistico.
Le tipologie più frequenti in Italia sono la roverella (un tipo di quercia), il faggio e il leccio.
La regione con il più alto numero di alberi monumentali è la Sardegna con 410, mentre se consideriamo quelli inseriti all’interno dei contesti urbani la
Lombardia si trova al primo posto seguita dal Friuli-Venezia Giulia e dalla
Campania. Mentre la città ad averne di più è
Torino con ben 104 esemplari, seguita da
Napoli con 78.
Questi alberi, oltre ad essere esteticamente maestosi, svolgono anche un importante ruolo da un punto di vista ecologico. Infatti al loro interno racchiudono ecosistemi particolari grazie alle loro caratteristiche insolite tra cui gli ampi solchi e i rami in decomposizione il che li rende fondamentali per la biodiversità del nostro pianeta. Sono quindi utili anche per contrastare gli effetti nocivi del cambiamento climatico.