Soleto è uno dei paesi della Grecia Salentina nel cuore del Salento. Nel suo centro storico svetta la Guglia di Raimondello, uno splendido esempio di arte tardogotica. Voluta dal cavaliere francese Raimondello Orsini del Balzo, principe di Taranto e signore di Soleto. Ha una storia ricca di fascino. Nelle decorazioni del campanile si notano sui quattro angoli in alto figure che rappresentano dei demoni alati e intorno ad essi è nata una leggenda. L’intera guglia, si racconta, sia stata costruita in una notte da streghe e demoni.
Il campanile fu realizzato dall’architetto pugliese Francesco Colaci, uomo qualunque per i Soletani che preferirono attribuire l’opera a un proprio concittadino, a Matteo Tafuri, uomo culturalmente affermato da meritarsi la fama di mago e la magia più grande fu proprio la costruzione del campanile di Soleto durante una tempesta.
Demoni e mostri radunati da Matteo Tafuri ebbero l’ordine di costruire, quando il canto del gallo ruppe l’incantesimo sorprese quattro grifoni che rimasero pietrificati per sempre agli angoli del campanile.
La verità è che la torre è stata completata cento anni prima della nascita di Tafuri per volere di Raimondello Orsini del Balzo. Forse la guglia molto probabilmente era un simbolo di controllo sul territorio e di affermazione di potere.
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