Se si pensa all’unione tra due pratiche utili e virtuose, come il movimento e la cura dell’ambiente, non si può non pensare al
Plogging.
Questo sport curioso e innovativo consiste in una corsa con il Gps, il cui obiettivo principale è quello di raccogliere più rifiuti possibili lungo il tragitto. Il Plogging nasce nel 2017 da un’iniziativa pubblicizzata sui social da un cittadino svedese, Erik Alhstrom. Considerando la convergenza dello sport con l’
ecosostenibilità, questa pratica si è rapidamente diffusa in tutto il mondo, soprattutto in Italia, divenendo una vera e propria disciplina agonistica.
Il termine Plogging deriva dalla fusione della parola inglese “running”, che significa “correre” e da quella svedese “plocka upp”, ovvero “raccogliere”. Esattamente come altre attività cardio, il Plogging funziona come un efficace antistress: camminare a ritmo sostenuto accelera il battito cardiaco favorendo il rilascio di endorfine, che a loro volta supportano l'umore. Inoltre, praticare un'attività fisica impegnativa consente alla mente di staccare la spina e, almeno per qualche istante, dimenticarsi dei problemi quotidiani.
Tale attività può essere ancor più divertente se la si svolge in compagnia. Il suggerimento è quindi di coinvolgere quanti più amici possibile: aggiungere un minimo di competizione e sfidarsi per trovare più rifiuti dei propri compagni può aumentare la produttività e rendere ancor più utile il tempo investito. Un’idea a dir poco geniale che induce gli appassionati di corsa a prendersi cura dell’ecosistema che ci circonda.