Come la Scozia con il suo famigerato Loch Ness, anche l’Italia ha il suo mostro leggendario che, secondo i racconti di chi lo avrebbe avvistato, si aggirerebbe nelle acque del Lago di Como che è uno dei più profondi laghi d'Europa, con i suoi 410 metri alla sua massima profondità.
La leggenda di Larrie ha come protagonista una creatura misteriosa che pare si aggiri tra le acque di Lecco e Como.
Tutto iniziò nel 1946 quando due cacciatori che stavano battendo proprio sulla riva del lago, a Colico, videro muoversi tra le acque un essere mai visto lungo quasi 12 metri con squame rosse, prontamente spararono. L’animale si dileguò verso il centro del lago e scomparse, emettendo un suono stridulo. Questo strano animale venne chiamato Lariosauro, lo stesso nome usato un secolo prima per definire un rettile preistorico i cui resti fossili vennero trovati nei pressi del lago nel 1830. I fossili di questa e di altre specie ritrovati successivamente sono attualmente esposti nei musei di Lecco e di Monaco di Baviera.
Altri avvistamenti simili non lontani da questa zona diedero vita al leggendario Lariosauro, che fece la sua comparsa regolarmente negli anni a seguire: nel 1954 una coppia, padre e figlio, vide qualcosa con il muso arrotondato e i piedi palmati che nuotava in acqua. Tre anni dopo una batisfera, che si immerse alla profondità di 90 metri al largo della costa di Dervio, si imbatté in un animale con la testa simile a quella di un coccodrillo e lungo circa due metri.
Le ipotesi sono molte ma la più accreditata è indubbiamente quella del Lariosaurus.
L'ultimo avvistamento avvenne nel 2003. Un'anguilla gigante, di circa 10-12 metri di lunghezza, comparve nei pressi di Lecco.
Non esistono ancora prove scientifiche sull’esistenza del lariosauro, ma il fascino che queste leggende suscitano è innegabile.
La leggenda che popola da secoli la fantasia di chi vive sulle sponde del Lago di Como è ormai ben radicata nella cultura popolare locale tanto che è stata dedicata all’ormai celebre Lariosauro persino una sala al Museo di Storia Naturale di Lecco.
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