13/12/2023 La cucina italiana è ricca di alimenti gustosi e pregiati e il Fungo di Borgotaro è il protagonista indiscusso della gastronomia nella suggestiva Valle del Taro in Emilia-Romagna.
Fa parte della famiglia dei porcini, ma si distingue dagli altri per il profumo deciso, il sapore dolce e delicato e la particolare morbidezza.
Viene prodotto nei boschi dell'Appennino tosco-emiliano nei Comuni di Albareto e Borgo Val di Taro in provincia di Parma e Pontremoli in provincia di Massa-Carrara.
Questo pregiato fungo ha una forma tondeggiante, con una superficie esterna rugosa e colori che variano dal beige al marrone.
La sua consistenza compatta lo rende ideale per essere lavorato in cucina, garantendo una straordinaria versatilità nei piatti. Infatti, può essere utilizzato fresco o essiccato, arricchendo piatti che vanno dalle paste ai risotti e dalle salse ai formaggi.
La sua capacità di sposarsi con una vasta gamma di ingredienti lo rende un elemento chiave in molte ricette gourmet che gli hanno permesso di entrare a far parte a pieno titolo dei musei del cibo insieme al Parmigiano Reggiano e al Prosciutto di Parma.
Nel 1993 è stato insignito del marchio IGP e comprende 4 specie di funghi: il Boletus aestivalis (o fungo rosso), il Boletus pinicola (o moro), il Boletus aereus (magnan) e il Boletus edulis, da tutti conosciuto come porcino.
Ogni anno, a metà settembre, si svolge a Borgo Val di Taro la Sagra del Fungo, mentre il primo week-end di ottobre si svolge ad Albareto l’importante Fiera Nazionale del Fungo Porcino di Albareto, entrambe dedicate al fungo porcino di Borgotaro IGP.